Soggetti orientaleggianti, il folklore turco e l’incredibile universo surrealista, il mondo di Aldo Mondino, artista torinese fra i più noti, è protagonista della stagione espositiva estiva di quattro importanti manifestazioni e istituzioni culturali italiane.
In concomitanza con la 55 Biennale Internazionale d’Arte l’arte di Mondino è presente a Venezia con la personale “Ottomané” in cui è presentato, nella splendida cornice della “Vecchia farmacia” della Berengo Collection, tutto il lavoro di ricerca sulle culture dell’Est e sull’Orientalismo europeo di fine Ottocento.
Sempre in laguna partecipa poi alla collettiva “Glasstress”, evento collaterale della Biennale giunto alla sua terza edizione, in cui è esposta la famosa scultura “Angurie senza fine” ispirata a Brancusi.
A Milano invece, il lavoro di Mondino torna alla Fondazione Mudima – dopo la mostra del 1990 -con un’esposizione a cura di Achille Bonito Oliva che ha riproposto per l’occasione alcune delle grandi installazioni realizzate per quella storica personale.
Il quarto evento dedicato ad Aldo Mondino vede la curatela di Marco Meneguzzo. Si tratta della mostra di Firenze negli spazi della Galleria Santo Ficara per la quale sono stati scelti lavori che riguardano la ricerca sul “nuovo esotismo”, uno dei temi più frequentati nella lunga ed eclettica attività dell’artista piemontese, scomparso nel 2005.