Arte e tessuto: Alighiero Boetti in mostra al Maxxi Roma
“Il lavoro della Mappa ricamata è per me il massimo della bellezza. Per quel lavoro io non ho fatto niente, non ho scelto niente: il mondo è fatto com’è e non l’ho disegnato io, le bandiere sono quelle che sono e non le ho disegnate io, insomma non ho fatto niente assolutamente; quando emerge l’idea base, il concetto, tutto il resto non è da scegliere”.
È concettuale l’arte di Alighiero Boetti, concettuale nelle forme e nei contenuti, le sue opere sono intrise di riferimenti pur utilizzando il linguaggio pulito e lineare della grafica e dell’illustrazione. Boetti (1940-1994), torinese di nascita ma romano di adozione, è l’artista straordinario che ha fatto del colore, della profonda ricerca sulla materia e dell’importanza di manipolarla i temi centrali della sua ricerca.
Sue le mappe tessute a mano dalle donne Afghane che possiamo ammirare nei più importanti musei del mondo e che, fino al 29 settembre 2013, saranno esposte al Maxxi di Roma. Il museo capitolino, dopo la retrospettiva antologica alla Tate Modern di Londra della scorsa primavera, propone un approfondimento sul periodo che l’artista ha trascorso a Roma. Una mostra a cura di Luigia Lonardelli che propone un’intensa testimonianza del rapporto fra Boetti e la capitale, una città vissuta come ponte verso l’Oriente, trampolino verso orizzonti e culture lontane.
Alighiero Boetti a Roma
a cura di Luigia Lonardelli
fino al 29 settembre 2013
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – ROMA