Le installazioni di Pea White, artista californiana nota in Italia per la spettacolare installazione alla Biennale di Venezia del 2009, non sono mai quel che sembrano.
Le installazioni di Pea White, artista californiana nota in Italia per la spettacolare installazione alla Biennale di Venezia del 2009, non sono mai quel che sembrano.
Tradiscono lo sguardo a ogni passo nello spazio in cui sono immerse, sono intricati giochi che ingannano la percezione e che per questo regalano uno strano ma piacevole disorientamento. Le sue opere mettono insieme con abilità saperi e culture diverse: rimandi e citazioni sottili danno profondità a lavori in cui è piacevole immergersi e che diventano ancor più belli quando si scopre che sono ricchi di riferimenti autobiografici.
Le sue opere sono spesso intricati labirinti di fili, reti colorate che contrastano lo spazio architettonico in cui sono inserite e che allo stesso tempo ne esaltano le caratteristiche, costruendo con esso un dialogo affascinante. Come un ragno che tesse la sua tela, Pae White cattura con le sue trame frammenti o piccoli oggetti che rimangono sospesi a mezz’aria in attesa di essere cullati dal più piccolo spostamento d’aria.