Nato come tecnica di recupero di materiali negli anni il patchwork ha esaltato le capacità artistiche dei suoi creatori fino a diventare un tipo di fantasia e riapparire tra designer come Cavalli e Marras.
Nato come tecnica di recupero di materiali negli anni il patchwork ha esaltato le capacità artistiche dei suoi creatori fino a diventare un tipo di fantasia e riapparire tra designer come Cavalli e Marras.
Per definizione si tratta di “una tecnica sartoriale, una pratica nella storia delle arti applicate, una stoffa unica dall’insieme di diversi tessuti, un trend”.
Il patchwork indica prima di tutto un lavoro creato unendo tessuti diversi anche di vario genere e di fantasie miste che danno vita ad un gioco di colori e forme: una tecnica originariamente utilizzata per la realizzazione di quilt.
L’origine del patchwork risale al 3400 a.C in Egitto, ma è durante il periodo della colonizzazione americana, grazie a popolazioni provenienti dall’Inghilterra, Olanda, Germania e Francia che ha la sua massima espansione. L’idea dell’utilizzo di patch nell’abbigliamento, invece, inizia per necessità a partire dalla tradizione delle donne di casa che erano solite sistemare gli abiti usurati, per far fronte alle necessità quotidiane, usando pezzetti di stoffa in modo rudimentale.
L’applicazione di diversi patch di stoffa negli stessi abiti diede vita a disegni così casual e multicolor da essere definiti crazy: una pratica che tornò di moda nel periodo Vittoriano, intorno al XIX secolo, per abbellire le carrozze con tessuti broccati, di seta e di velluto.
Fino al ‘900 è stata una tecnica sfruttata perlopiù per la preparazione di trapunte da letto.
Nel 1911 nasce la prima opera d’arte applicata astratta, un copriletto in patchwork per mano di Sonia Delaunay, artista geniale che fonda la sua opera nel campo del design e della moda sulla ricerca grafica e pittorica.
Negli ultimi anni il patchwork ha invaso la moda imponendosi sulle passerelle e conquistando più di qualche maison, fra gli altri Antonio Marras e Just Cavalli celebri per i loro abiti multimaterici.
Dal tartan al tweed fino ad arrivare alla pelle anche Missoni, Miu Miu fino a Hermes non hanno resistito al fascino della lavorazione patchwork.